
Per le feste natalizie vi propongo una ricetta della tradizione ligure, leggermente rivista nella forma: il Pandolce alla Genovese. Alla classica conformazione di pagnotta, ho sostituito quella di un panettone in versione regalo (non me ne vogliano gli amici liguri).
C’è chi sostiene che questo meraviglioso dolce derivi dal pane con lo zibibbo degli antichi egizi. Più certamente le sue origini si fanno risalire al periodo medioevale, quando toccava al più giovane della famiglia, l’onere e l’onore di tagliare la prima fetta e donarla avvolta in un tessuto, al primo povero di passaggio.
Grazie alla mia amica Giovanna per la ricetta di questo ottimo pandolce che è andato letteralmente a ruba!
Ingredienti per circa 3 piccoli pandolci:
- kg 1 di farina 0
- gr 100 di marsala
- gr 250 di burro
- gr 30 di anice
- gr 100 di pinoli
- gr 500 di uvetta
- gr 100 di cedro e arancia candita
- un bicchiere di latte
- gr 50 di lievito di birra
- gr 100 di miele
- cc 20 di acqua di fiori d’arancio
- un pizzico di sale
Attrezzatura:
- Planetaria con montato il gancio
- Spianatoia (tavola per impastare)
- nr. 3 pentole di alluminio diam. 13 (per chi vuole creare una confezione regalo come la mia)
Tempo di preparazione:
- 30 minuti
- 4 ore e 30 minuti di lievitazione
- 1 ora circa di cottura
Procedimento:
Riscaldate il latte (deve essere tiepido) e scioglietevi il lievito di birra.
Fate sciolgliere dolcemente il burro (generalmente io lo sciolgo a bagnomaria o con più pazienza lo tengo leggermente sollevato dal fuoco in modo che “non frigga”).
Disponete la farina nella ciotola della planetaria, versate il latte e il miele iniziando ad impastare il tutto. Per chi non avesse la planetaria o per i più tradizionalisti, mettete la farina a fontana nella spianatoia e fate un piccolo buco al centro. Versate il latte poco alla volta cominciando a lavorare l’impasto aggiungendo per ultimo il miele.
Aggiungete il burro sciolto e piano piano tutti gli altri ingredienti, partendo dai liquidi per poi passare ai solidi. Lavorate molto bene l’impasto fino ad ottenere una pasta morbida, soffice ed uniforme.
Ponete il pandolce in una ciotola e lasciate lievitare, coperto con un panno umido, per circa 4 ore.
Nel frattempo imburrate e infarinate gli stampi per la cottura.
Una volta lievitato prendete l’impasto e lavoratelo ancora un po’, suddividetelo in tre parti e mettetelo negli stampi. Lasciate lievitare ancora per circa 30 minuti.
Preriscaldate il forno a 180 °C.
Passati i 30 minuti infornate i pandolci e cuoceteli per circa 1 ora facendo attenzione che non si brucino (controllate ogni tanto la cottura).
A questo punto, una volta freddi, potete utilizzare un bel nastro da regalo per infiocchettare il dolce da portare ai vostri amici come regalo di Natale.
Piccoli segreti:
- lavorate bene l’impasto in modo da amalgamare bene tutti gli ingredienti. La lavorazione servirà anche per riscaldare l’impasto e facilitare la lievitazione- nella ricetta originale del pandolce non c’è il miele. È una mia variante per renderlo un po’ più dolce e per facilitare la lievitazione;
- per una migliore lievitazione bagnate il panno con dell’acqua calda, strizzatelo e coprite l’impasto
- se non volete utilizzare le pentole di alluminio come me, e soprattutto se desiderate dare la forma originale al dolce, tenete presente che il pandolce deve avere l’aspetto di una pagnotta. Quindi dopo aver lavorato per la seconda volta l’impasto, date al dolce la forma di una pagnotta (o di tre più piccole se preferite) e con un coltellino fate 3 tagli sulla superficie in modo da formare un triangolo. Lasciate lievitare per 30 minuti e ponete in forno.
Ricetta vincitrice come “miglior proposta” del contest Regalami un dono goloso
davvero curioso e dall’aspetto direi ottimo, ti aggiungo subito e ne approfitto per augurarti buone feste!!